domenica 12 ottobre 2008

Scrivere, scrivere sempre, scrivere di tutto ...

Il libro è uscito, è già stato pubblicato, ma non è del libro che vorrei parlare, c’è qualcos’altro che non capisco, che non riesco ad individuare, perso come sono nella confusione dei miei pensieri, cerco le parole adatte per spiegare il disordine che mi paralizza, mi volto di qua e di là, come se il mistero fosse parte di me, si trovasse a pochi passi da me, mi appartenesse addirittura e senza di me non potesse avere vita, non potesse esistere ma ... niente, la consapevolezza di questa vicinanza o appartenenza non mi è di nessun aiuto nel capire di che materia è fatta questo incubo, che sembra accompagnarmi di notte ma soprattutto di giorno, adesso che il libro è diventato parte di me ma allo stesso tempo qualcosa altro da me, separato, distante, oggetto fisico che ha attraversato paesi e città, è transitato tra le mani di persone a me familiari ma anche di sconosciuti, e nessun segno mi aiuta a dare un’identità a questi lettori che, invece, mi piacerebbe conoscere, sapere cosa pensano del libro, del suo autore, che idea si sono fatti di Capo Verde, se corrisponde all’idea che già avevano, per averne sentito parlare o per aver visitato l’arcipelago personalmente, e di certo non mi aiutano i commenti delle persone a me più vicine, tutti volti a sottolineare aspetti positivi, poche volte a segnalare cose non apprezzate e non voglio credere che non ve ne siano, così tutte queste considerazioni fanno sprofondare la mia mente in un disordine ancora maggiore di quello che avevo prima di cominciare a scrivere questo post, ma se è vero che la creatività può nascere anche dal caos, allora proverò ad approfittare di questa confusione, per farmi coinvolgere nel meccanismo della narrazione e continuare a scrivere.

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